Storia dell'arte a Piacenza tra Medioevo e Rinascimento
VOLUME I
IL PROGETTO
«Prima di diventare progetto è stato un sogno conservatosi nel corso degli anni: quello di creare uno strumento agevole per la conoscenza delle testimonianze artistiche e monumentali di Piacenza. Questa sintesi o compendio, come divulgazione scientifica, si avvale di studi, di ricerche, di bibliografia, di riletture dirette delle opere e di schedari personali accumulati in decenni di attività dedicata alla storia dell’arte. Forse l’utilizzo di questo compendio potrà anche accrescere il senso di appartenenza dei piacentini alla loro comunità così ricca di storia e arte. E’ un libro che si può anche sfogliare per soffermarsi su ciò che maggiormente interessa singolarmente il lettore».
Stefano Pronti
La copertina del volume riprende gli affreschi di santa Caterina d’Alessandria, conservati ai Musei di Palazzo Farnese: l’episodio del ricevimento di cavalieri, «una scena di gusto cortese, trobadorico, scelta per la sua collocazione temporale trecentesca».
Tre le particolarità del libro indicate dall’autore: «La suddivisione per periodi nella sequenza di architettura, pittura e scultura scandita da caratteri estetici ben distinti ed evidenziati. La corrispondenza immediata della foto dell’opera nella pagina a destra al testo descrittivo e di commento nella pagina a sinistra, per facilitare lo scorrimento dello sguardo; le 220 foto in bianco e nero hanno il valore di far riconoscere la singola opera nella sua forma specifica; solitamente il colore aggiunge solo il piacere visuale. La bibliografia in ordine cronologico di stampa per suggerire il senso della stratificazione degli studi partendo dai grandi giacimenti storiografici (Villani, Locati, Campi, Poggiali, Carasi, Scarabelli, Buttafuoco) per avvicinarsi con Ambiveri, Mensi, i due Nasalli Rocca, Cerri, Fermi, Corna, e poi Romanini, Salvini, Quintavalle, Arisi, Fiori e giungere ai molto numerosi contemporanei».