La cucina a Piacenza e in Italia nei secoli
La cucina e l’alimentazione ricostruite attraverso la ricerca d’archivio e i documenti inediti.
Questa storia della cucina a Piacenza e in Italia è stata ottenuta con la metodologia della ricerca delle fonti archivistiche e con il ricorso a documenti originali cercati e trovati in archivi pubblici, privati, ecclesiastici e in raccolte di manoscritti di diverse epoche; riemergono stili alimentari e soluzioni culinarie, che non erano state considerate per la vastità del campo di ricerca.
Il primo risultato è la descrizione del percorso gastronomico italiano formatosi nei secoli nei vari stati preunitari, dove sono esistite e si sono continuate tradizioni culinarie tanto diverse quanto uniche. Il frazionamento politico dell’Italia in vari Stati, unico caso in Europa, che ha sempre determinato diversità linguistiche, culturali, artistiche, monetarie, antropologiche in generale, ha generato e conservato anche consuetudini e stili alimentari e culinari diversificati, che oggi si chiamano biodiversità, che tuttora sono il carattere distintivo e l’ eccellenza italiana nella cucina.
Il secondo risultato è l’aver dimostrato la caratteristica della cucina piacentina nella preservazione delle radici tradizionali, senza contaminazioni attraverso mode e conformismi, per cui nel percorso secolare si sono seguite quelle ricette di area più vasta, che hanno attecchito con varianti originali nella cucina piacentina, un a cucina all’antica, semplificata e genuina, dialogante con le culture lombarda ed emiliana.
Il terzo risultato, forse il più significativo, è quello di aver indicato un metodo esemplare per scrivere la storia della cucina italiana nelle sue declinazioni regionali e locali: tematiche di fondo, esplorazione delle fonti principali d’archivio (Annona-Abbondanza, Sanità, Commercio, Gridario, Industria, Manoscritti vari, stampa ottocentesca, archivi di famiglie aristocratiche, fondi comunali ecc.), conduzione di indagini sui documenti ritrovati. In questo modo qualche ardimentoso ricercatore che volesse scrivere la storia della cucina a Torino o a Bolzano, a Taranto o a Palermo, avrebbe le coordinate per trovare i fondi e le fonti da cui partire per un viaggio lungo ma sicuro.