2012, Settembre | Bernardo Morando e il barocco a Piacenza

Bernardo Morando, Ritratto, Piacenza, Biblioteca Passerini-Landi

Nella storia di Piacenza esiste un caso significativo in cui le cinque arti si fondono in unità di tempo e di luogo con l’azione del grande poeta, Bernardo Morando. Ecco chi era. Nato a Sestri Ponente nel 1589, si spostò a Genova nel 1598, seguendo il padre Guglielmo, mercante. A quindici anni fu mandato dal padre a Piacenza “per far quivi un negozio corrispondente ai negozi di Genova”; Piacenza era un centro importante per le Fiere dei Cambi e della mercanzia e punto di smistamento verso il Nord. A fianco dei successi commerciali, si mise in luce come poeta d’occasione alla corte farnesiana, qualificandosi dal 1639 al 1646 come scrittore ufficiale di opere commissionategli dall’ambizioso e francofilo Odoardo Farnese, duca dal 1623 al 1646, drammatiche e musicali, per balletti o per tornei, letteratura di primissimo piano nella storia della letteratura teatrale barocca. Egli era sempre presente in Palazzo Farnese a Piacenza e nel Palazzo del Giardino di Parma come poeta di corte. Alla morte di Odoardo, ridotta la permanenza della corte a Piacenza, Morando non ricevette più incarichi fino al 1651. Nel frattempo scrisse La Rosalinda, un romanzo morale che è il suo capolavoro, edito nel 1650 dallo stampatore ducale Bazachi, fortunata opera che ebbe oltre venti riedizioni; “essa è il luogo letterario privilegiato del suo fare letterario in cui trovano spazio e interagiscono in modo organico quelle sostanze poetiche da sempre presenti, anche se in modo frammentario, nelle opere d’occasione e negli scritti di teatro” (S. Tomassini). Ranuccio II si rivolse ancora a Morando per la riapertura del Teatro Farnese in Parma, rimasto inoperoso dal 1628. Nel 1652 ottenne il titolo di conte con l’acquisto del Castello Di Montechiaro. Tenne la prolusione inaugurale, intitolato La fontana artificiosa, per l’apertura dell’Accademia degli Spiritosi in Piacenza nel 1655. Morì nel 1656 e volle essere sepolto nella Chiesa Di S. Vincenzo.

 

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