2012, Aprile | Le meraviglie della Napoli farnesiana

Tiziano, Paolo III e i suoi nipoti, 1545. Napoli, Museo di Capodimonte

Si è concluso il viaggio organizzato dall’Associazione Piacenza Musei, rivolto alla scoperta del patrimonio storico e artistico farnesiano a Napoli

Accompagnati con dedizione dal Presidente Luigi Rizzi e guidati da Stefano Pronti, i partecipanti sono stati 52: attentissimi, instancabili e cordiali. Una prima tappa obbligata è stata a Caprarola, dove sorge solitario e maestoso il Palazzo Farnese, iniziato dal cardinale Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III, che aveva ottenuto nel 1504 il Vicariato di Caprarola con l’obiettivo di implementare e consolidare i feudi e i possedimenti familiari del viterbese, cercando di costituire uno stato nello stato all’interno del Patrimonio di San Pietro. Intorno al 1520 venne affidato l’incarico della progettazione ad Antonio da Sangallo il Giovane, architetto di fiducia della famiglia, che stava operando anche nel sontuoso Palazzo Farnese in Roma, iniziato nel 1514. Dopo l’elezione al soglio papale, i lavori si interruppero per gli enormi impegni di governo e furono ripresi dal nipote omonimo cardinale Alessandro Farnese nel 1559 sotto la direzione di Jacopo Barozzi da Vignola, che contemporaneamente progettava e dirigeva i lavori nel Palazzo Farnese di Piacenza. Sul basamento dell’originario castello a cinque bastioni fu eretto l’imponente palazzo a pianta quadrata, con larga facciata alleggerita da una loggia sul fronte. Fu terminato nel 1575, insieme alla sistemazione della parte antistante il Palazzo con la scenografica scalinata inserita da Girolamo Rainaldi per risolvere il forte dislivello dal piano dell’imbocco della strada centrale del paese. Di eccellenza artistica sono il cortile circolare, con doppio loggiato, che si inscrive nella forma quadrata e che viene esaltato dall’arretramento del terzo piano delle facciate; sono state identificate le analogie con il coevo Palazzo di Piacenza nelle aperture rettangolari dei pilastri in muratura, tra colonne binate. La Scala Regia è uno degli elementi architettonici più interessanti e spettacolari dell’intero palazzo; a forma elicoidale, snodandosi dai sotterranei fino al loggiato del piano nobile, è sovrastata da una grande cupola nel centro della quale campeggia lo stemma Farnese con i sei gigli azzurri in campo oro. La scala è definita da una elaborata balaustra, su cui appoggiano trenta colonne doriche. ll Piano nobile è il più significativo per la spettacolarità delle stanze e delle decorazioni, incentrate sulla celebrazione di fatti storici legati alla storia della Famiglia Farnese, i Fasti, ispirati da celebri letterati del tempo.

 

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