2008, Aprile | Il rosso di Tiziano: il triplice ritratto Farnese

Tiziano, Ritratto di Paolo III con i nipoti (1546), olio su tela Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte

Presentiamo un approfondimento sull’arte promossa dai Farnese, dinastia fortemente legata a Piacenza: il ritratto ufficiale di Paolo III con i nipoti Alessandro e Ottavio, realizzato da Tiziano.

Paolo III decise di affidare l’immagine di sé e dei suoi discendenti al più grande pittore vivente, ineguagliabile nel ritratto, Tiziano, l’unico pittore a cui l’imperatore Carlo V si rivolgeva dal 1530, cioè dall’incoronazione di Bologna da parte di Clemente VII, quando aveva inaugurato il ritratto a figura intera, molto più importante della metà figura. Paolo III chiese al nipote Alessandro di ingaggiare Tiziano, che tutti sapevano non si sarebbe spostato da Venezia e non sarebbe mai andato a Roma. Solo nell’ottobre 1545 il magnifico pittore, a seguito della promessa di un beneficio per il figlio, andò a Roma per servire il pontefice e due mesi dopo dipinse il Ritratto di Paolo III con i nipoti, che trova un formidabile precedente in Leone X e i due nipoti cardinali (Capodimonte) di Andrea del Sarto. In questo ritratto a figura intera, utilizzato da Tiziano nel ritratto ufficiale delle più alte personalità in alternativa a quello a mezza figura, Roberto Zapperi (1990) ha letto il significato iconologico, al quale qui si aggiungono alcuni elementi. Il primogenito Alessandro sta alla destra del papa, in posizione preminente, anche se ha dovuto cedere la primogenitura al secondogenito Ottavio, e afferra il pomo della poltrona in segno di futura successione sul soglio pontificio.

 

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