2006, Dicembre | La Guida ai Musei di Piacenza e provincia

Guida tascabile ai Musei di Piacenza e provincia

Guida ai Musei: i contenuti

Forse, tecnicamente, nella storia delle Guide di Piacenza dal 1780 (Le pubbliche pitture di Piacenza di C. Carasi) è la prima Guida ai musei, passati in rassegna in visite guidate di grande piacevolezza; di fondamentale importanza per la loro contestualizzazione culturale è l’aggiunta dei monumenti illustri (Chiese e Palazzi) accessibili al pubblico. Certo è lo strumento principale e più aggiornato per chi vuole andare per musei e a caccia di opere artistiche, che segnala anche con un ricchissimo apparato illustrativo a colori. È suddivisa per Città (cromia in rosso) e Provincia (cromia in verde) e presenta in ordine prioritario musei, chiese, monumenti, palazzi, teatri nella fascia urbana e musei e monumenti delle cinque Valli (Tidone, Trebbia, Nure, Arda e Ongina) della Provincia. Si nota subito un’abbondanza di musei impensabile fino a vent’anni fa, e un’abbondanza di raccolte artistiche, rimaste nell’ombra per un eccesso di discrezione di Piacenza nel mercato del turismo culturale. I sette musei della città hanno come modello trainante i Musei Civici di Palazzo Farnese, che dal 1988 hanno iniziato a comparire nella fitta mappa culturale italiana, fino a diventare una realtà forte e caratteristica per le sue raccolte: oltre al Tondo del Botticelli, per alcune serie straordinarie (quelle farnesiane, quelle tre-quattrocentesche, quelle barocche, una sala di Gaspare Landi, tra i protagonisti del neoclassicismo, quelle archeologiche recentemente esposte tra cui il Fegato Etrusco, il piccolo ma significativo Museo del Risorgimento) e per alcune tipologie di manifattura artistica (l’eccellente raccolta delle Carrozze, tra le più importanti d’Europa, le Armi antiche).

 

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