2004, Dicembre | Gaspare Landi, pittore della bellezza

Gaspare Landi, La famiglia del marchese Giambattista Landi con autoritratto (1792). Torino, collezione privata

Il più grande pittore italiano del primo trentennio dell’Ottocento, il corrispettivo del Canova di cui era amico sincero, è rappresentato nella bellissima mostra di Palazzo Galli a Piacenza dal 5 dicembre al 30 gennaio 2005. Più ancora di Vincenzo Camuccini, che si occupava molto anche di mercato dell’arte, e di Andrea Appiani, che fu il numero uno nell’affresco, Gaspare Landi (Piacenza, 1756-1830) fu il cultore e il propugnatore della bellezza neoclassica, quella sublime e ineffabile grazia del corpo e delicata espressione dell’anima, che tutti cercavano da tempo: era un concentrato di forma greca, di splendore rinascimentale e di politezza razionale che solo il Canova nella scultura e il Landi nella pittura riuscirono a raggiungere. La mostra comprende oltre cinquanta opere e inizia con un Autoritratto giovanile inedito del 1780, dove appare il giovane volitivo e inquieto con la tavolozza riversa in primo piano, e con sei tondi di Santi cappuccini già di buona impostazione e finitura.

 

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